Perché meditare?


 

Studi scientifici dimostrano i benefici della meditazione

Che ci crediate o no, esistono oltre 3.000 studi scientifici sui benefici della meditazione.
Questi studi sono basati su diversi tipi di pratiche meditative. Si può dire tuttavia che in linea generale qualsiasi tipo di meditazione autentica includa la maggior parte dei benefici comuni a tutte.
Alcuni degli studi hanno indicato che meditare anche solo 20 minuti al giorno per un paio di settimane è già sufficiente per iniziare a sperimentare tali benefici.
E comunque, qualunque sia la meditazione praticata, è stato dimostrato che essa apporta nella vita di chi medita profondi cambiamenti.

Quali sono i benefici della meditazione

Cervello e umore: uno studio, condotto presso la University of California su un campione di pazienti che hanno sofferto di depressione, ha concluso che la meditazione diminuisce sensibilmente i pensieri ripetitivi e disfunzionali ed è efficace nel trattamento di tali disturbi in misura simile ad una terapia antidepressiva.

La meditazione regola i disturbi dell’umore e riduce l’ansia: questa è la conclusione anche di oltre 20 studi controllati e attinti dai database di PubMed, PsycInfo, e Cochrane, che hanno studiato gli effetti delle tecniche di meditazione, preghiera meditativa e pratica yoga.

La meditazione riduce lo stress e l’ansia in generale: uno studio condotto presso la University of Wisconsin-Madison ha osservato come alcune pratiche di meditazione riducano la densità della materia grigia nelle aree del cervello collegate all’ansia e allo stress.

La meditazione aumenta la concentrazione di materia grigia nel cervello: un gruppo di neuroscienziati di Harvard ha condotto un esperimento durante il quale 16 individui sono stati sottoposti ad un corso di meditazione di otto settimane: si trattava di meditazioni guidate e integrazione della consapevolezza nelle proprie attività quotidiane. Alla fine dell’esperimento le risonanze magnetiche hanno mostrato un aumento nella concentrazione di materia grigia in corrispondenza delle aree del cervello coinvolte nell’apprendimento e nella memoria dei suddetti individui, ed in quelle che regolano le emozioni, il senso di sé e la prospettiva.
Altri studi, similmente, hanno rilevato un aumento di materia grigia a livello dell’ippocampo e del lobo frontale nelle persone che meditano regolarmente.

La meditazione migliora la vigilanza psicomotoria e può diminuire il bisogno di sonno: in una ricerca condotta dalla University of Kentucky, i partecipanti sono stati testati su quattro diverse condizioni: controllo, sonno, meditazione e privazione del sonno con meditazione. Hanno preso parte all’esperimento sia non meditatori che meditatori principianti e meditatori esperti. I risultati hanno mostrato che la meditazione fornisce un miglioramento delle prestazioni a breve termine, anche in meditatori principianti. Per i meditatori più esperti, più ore trascorse in meditazione sono associate ad una diminuzione significativa nel tempo totale di sonno se confrontati con individui dello stesso sesso ed età che non praticano la meditazione.

 

La meditazione migliora la concentrazione e l’attenzione e rallenta l’invecchiamento del cervello

La meditazione migliora la concentrazione, l’attenzione e la capacità di lavorare sotto stress: uno studio condotto dalla University of California ha osservato che durante e dopo una seduta di meditazione i soggetti ad essa sottoposti erano più capaci di mantenere alta la soglia di attenzione, in particolare su attività ripetitive e noiose.
Un altro studio ha dimostrato che, anche con solo 20 minuti al giorno di pratica meditativa, gli studenti sono stati in grado di migliorare le loro prestazioni nei test di abilità cognitive. Risultati simili sono stati osservati anche nello svolgimento di compiti che richiedevano un’elaborazione di informazioni e che erano stati progettati per indurre stress da scadenza imminente.
L’esperimento ha evidenziato come i meditatori avessero una corteccia prefrontale più spessa, concludendo che la meditazione potrebbe compensare la perdita di capacità cognitive che sopraggiunge con la vecchiaia.

 

La meditazione dona forza mentale ed intelligenza emotiva

La meditazione dona forza mentale, resilienza e intelligenza emotiva: nel suo libro Wise Mind, Open Mind, lo psicoterapeuta Dr. Ron Alexander dichiara che il processo di controllo della mente che avviene attraverso la meditazione aumenta la forza mentale, la resilienza e l’intelligenza emotiva.

La meditazione aiuta a gestire la sindrome da deficit di attenzione e iperattività: in uno studio svolto su 50 pazienti affetti da tale sindrome, il gruppo sottoposto a terapia basata sulla meditazione di tipo mindfulness ha dimostrato una riduzione dell’iperattività e dell’impulsività, nonchè un concomitante aumento della capacità di agire con consapevolezza, riportando un miglioramento complessivo anche nei sintomi della disattenzione.

 

Meditazione e gravidanza

Secondo un altro studio pilota svolto dall’Università del Michigan, un gruppo di donne in gravidanza che hanno preso parte ad un corso di yoga della durata di dieci settimane, ha registrato una significativa riduzione dei sintomi depressivi ed ha mostrato di aver sviluppato un legame più intenso con il bambino che portava in grembo. I risultati sono stati pubblicati in “Terapie complementari nella pratica clinica”.

 

Aumentato livello di consapevolezza del sè

E’ stato inoltre dimostrato da più studi che la meditazione migliora l’apprendimento, la memoria e la consapevolezza di sé.